Paccheri alla siciliana gratinati al forno

Ciao a tutti . Rieccomi qui dopo una settimana tormentatissima. Mi avevate lasciato con la cervicale e la lombalgia…adesso mi ritrovate con la cervicale e il virus intestinale. Inoltre, visto che da lunedì scorso sono a dieta (ho davvero superato la soglia di guardia e non era più il caso di indugiare), ho passato la settimana affamandomi con verdure bollite e pensando al primo che avevo in mente di preparare oggi. Senonché oggi il menù obbligato è stato: riso in bianco e mela. Fa tristezza solo a dirlo. Ma voi non preoccupatevi: non vi posterò certo la ricetta del riso in bianco J!

Eccovi invece la ricetta dei paccheri alla siciliana gratinati al forno che ho preparato la settimana scorsa.

A presto.

Ingredienti per 4 persone

350 gr. di paccheri (io li avevo lisci ma di solito li uso rigati perché si impregnano meglio con il sugo)

1 litro circa di passata di pomodoro

1 melanzana grande o 2 medie

100 gr. di provola affumicata campana o di scamorza pugliese (io ovviamente avevo quest’ultima)

100 gr. di pecorino grattugiato

1 spicchio d’aglio

olio evo q.b.

Preparazione:

Preparate la passata di pomodoro: mettete a soffriggere l’aglio nell’olio bollente, versate la passata, salate e fare cuocere a fuoco lento per almeno tre quarti d’ora. Io preferisco farla cuocere parecchio per farla divenire ben densa ma comunque basta il tempo di cottura di un normale sugo al pomodoro.

Tagliate la melanzana a cubetti. Se è molto grossa togliete anche la buccia. Mettete i cubetti a di melanzana a friggere in una teglia dove avrete fatto riscaldare abbondante olio d’oliva. Mescolate di tanto in tanto e quando saranno dorati metteteli in un piatto foderato di carta assorbente.

Tagliate la scamorza a cubetti e grattugiate il pecorino.

Lessate i paccheri in abbondante acqua salata e scolateli un paio di minuti prima del tempo indicato sulla busta.

Condite i paccheri con il sugo di pomodoro, le melanzane, la scamorza e il pecorino e metteteli in una teglia da forno. Fate gratinare a 180/200 gradi fino a quando non si forma una crosticina dorata.